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Consulenza Tecnica di Parte

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Il consulente tecnico di parte è solitamente un esperto in materia di psicologia, neuropsichiatria infantile e/o medicina, che assume un ruolo molto importante nelle cause di separazione coniugale, quando il giudice deve prendere una decisione in merito all’affidamento dei figli minori. Nelle separazioni coniugali di tipo giudiziale (ovvero quelle in cui un coniuge non si vuole separare, oppure entrambi i genitori non trovano accordi funzionali sulla gestione dei figli e/o sulla assegnazione della casa coniugale e/o sulle questioni economiche e patrimoniali), il giudice può stabilire una Consulenza Tecnica di Ufficio (CTU) nominando un perito. In questo caso, i genitori hanno la facoltà di nominare, in accordo con il loro legale, un consulente tecnico che rappresenti ciascuna delle parti in causa: il consulente tecnico di parte (CTP), il cui compito è quello di assistere agli incontri di valutazione stabiliti dal CTU e di vigilare sul corretto svolgimento della perizia. Il CTP inoltre collabora con il proprio assistito alla costruzione di una strategia da utilizzare nel procedimento giudiziario, in modo tale da tutelare il proprio cliente e i minori. Il consulente tecnico di parte prende visione di tutto il materiale emerso sia dai colloqui del CTU con le persone, che dagli eventuali strumenti psicodiagnostici utilizzati in sede di perizia. Al termine dei lavori peritali anche il CTP presenta una relazione che viene inviata in Tribunale. Anche in assenza di nomina di un CTU da parte del giudice, la persona è comunque libera di nominare un proprio consulente tecnico da affiancare al proprio avvocato (Art. 223 c.p.p.).

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